Luccicosa
e Felicetta, sono conchiglie antiche ma con la stessa grazia di due
bambine, con l'animo dolce e delicato, donano gioia serenità a
chiunque le prende in mano.
Vi
voglio raccontare la loro leggenda, che si tramanda ormai da
generazioni.
In
tempi ormai andati, quando l’uomo era un essere alla pari con tutti
gli altri esseri, e la semplicità era la sola verità.
Luccicosa
e felicetta, due bellissime conchigliette, stavano eternamente sulla
spiaggia a prendere il sole, un po' all'asciutto e un po' al bagnato,
tutto dipendeva dalle onde del mare.
Comunque
sia, si divertivano come matte, pensate non facevano niente per
trovare la felicità, perché a quei tempi, si trovava nella
semplicità.
Un
giorno col sole cocente e accecante, un uomo camminava sulla
spiaggia, stanco e arrabbiato, le due vedendolo in quello stato,
fermati gli dissero, non vedi come sei stanco e stralunato?
Mettiti
qui accanto a noi, l'acqua del mare ti rinfrescherà e potrai
raccontarci dei tuoi affanni.
L'uomo
che proprio non ce la faceva più, si lasciò andare e si distese
accanto a loro, dove l'acqua pian piano si allungava e il suo corpo
rinfrescava.
Cosa
ti è successo, domandarono, ho perso la serenità, ho tanti
problemi, tanti acciacchi, mi sento insoddisfatto e in più dalla
disperazione mi sento attratto.
Orsù,
una di loro disse, forse hai solo perso la ragione. Quale ragione?
Quella della vita, fatta di gioia amore e semplice felicità, non ti
affaticare, non ti arrovellare, non ti puoi sempre demoralizzare.
Queste
cose, già tu le sai, forse è solo la memoria che non sai usare.
Sai
cosa puoi fare? Cosa chiese disperato l'uomo, portaci con te e saremo
sempre pronte a ricordarti qual'è la vera ragione, quella della
gioia, amore e semplice felicità.
Da
allora l'uomo portò sempre con se luccicosa e felicetta e per tutta
la sua vita, gli fu ricordato di essere un semplice felice .
Ecco
perché noi pur non conoscendo questa leggenda, siamo attratti dalle
conchiglie.
Ora
quello che voglio proporti, sono proprio loro e altre loro amiche,
spensierate, brillanti e con tanti colori.
Le
ho scoperte in oriente, stavano in una cesta, sulle gobba di un
cammello, le portava al mercato. Le
acquistai proprio tutte per diffonderle anche qua.