Di: Olga D'Ariano
scrittrice
Sarebbe
stata l'ultima volta lo sapevo! Speravo di no, avevo paura, ma non
potevo dimostrare di essere debole, dovevo essere forte per mio
fratello, dovevo dargli coraggio come sempre, e lui l'avrebbe fatto
con me.
Non
sapevo che era meglio così, era meglio che lui rinunciasse a noi,
avremmo avuto un'altra possibilità, una piccola possibilità di
essere adottati,
non
lo sapevo, ma eravamo destinati a qualcosa di migliore della strada
deserta.
La
prima volta aveva portato tante cose da mangiare, ma una cosa
ricorderemo sempre: il miele, lo amavamo entrambi, eravamo bambini, e
quella dolcezza consentiva di allontanare dai nostri occhi piccole
crudeltà che ci circondavano o che vivevamo sulla nostra pelle.
Dicendoci
addio, lui allontanò quell'ultima parola che ci aveva legati fino ad
allora: padre, rinunciando alla patria potestà, aveva permesso che
ci fosse la possibilità che trovassimo qualcuno che avrebbe potuto
essere migliore di lui.
Un
nuovo padre, una nuova madre, una famiglia che sarebbe stata in grado
di prendersi cura di noi, perché lui non ne sarebbe stato mai
capace, non lo era stato per tutti quegli anni, non ci era riuscito
neanche dopo che i servizi sociali gli avevano dato un ultimatum.
Non
ho mai saputo cosa avesse pensato quando per l'ultima volta ci aveva
salutato, per
me piccola, c'era la speranza che tornasse, lo poteva fare, come
aveva fatto già, tornava e restava per poco tempo, però tornava, e
forse un giorno sarebbe rimasto per sempre.
Ma
non sapevo che non sarebbe più successo, non sarebbe più
tornato.
Quello
è stato l'ultimo ricordo di lui.
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