COSA SI INTENDE PER SEMPLICEMENTE FELICE?
Scegliere di vivere la propria vita felicemente come è naturale che sia.
La felicità si trova nella semplicità, accettando questo concetto si inizia a vivere semplicemente felice.
Se il tuo intento è quello di essere felice, allora complimenti sei nel posto giusto.
A CHI E’ DEDICATO QUESTO SITO?
A te che soffri nascosta da una lacrima, a te che il cuore sanguina nell’indifferenza di chi ti ha ferita, a te che stringi i denti e vai avanti nella giostra della solitudine.

domenica 11 gennaio 2015

LA SVEGLIA

Non era ancora l'alba che mi sentii chiamare, pensai, forse è l'insonnia che mi fa ricordare, che il mio destino è di non riposare, ma mi sbagliavo, era la sveglia che scaricava sul mio povero udito la sua carica. Che suono assillante, non c'era mica bisogno di suonare tanto, per ricordarmi che stava per ricominciare una nuova giornata, suonò per pochi istanti interminabili e ancora mi fa male la testa se cerco di ricordare. 

Mi alzai alla ricerca dell'equilibrio, per poter stare in piedi e li trovai i piedi, si ma i piedi del letto vicini al mio naso. Mi sforzai, mi tesi tutto e così tutto concentrato, riuscì a trovare la porta del bagno, mi lavai il viso con l'acqua fredda gelata e mi sentii rinascere. 

Ora si che potevo affrontare gli orrori ed i piaceri della vita quotidiana, mi affrettai, avevo voglia di un buon caffè, infatti dopo lo sbruffo della caffettiera, bevvi un caffè ristoratore, che piacere seduto davanti a un tavolo, prepararmi quel caffè con lo zucchero e poi berlo senza pensare a niente. Ma ora mi dovevo dar da fare, avevo davanti a me circa diciotto ore da passare prima di poter nel letto ritornare. 

Appena seduto in macchina, il mio volto cambiò umore, era già incominciato lo stress della vita di giorno. Sulle ore di lavoro non c'è nulla da dire, sono solo delle ore che vorrei cancellare, nel pomeriggio inoltrato, come di consueto cercai di distrarmi creando momenti di monotoni giochetti, per fortuna scese la sera a rompere d'incanto quella fiacca monotonia. 

Ora per me era arrivato il momento più bello, potevo sognare e mandavo il pensiero alla ricerca di idee fantastiche, costruivo castelli, forse qualcuno dirà che erano castelli di sabbia, ma comunque sia, erano sempre castelli. Passai tutta la notte in questo piacere ossessivo, e senza chiudere occhio passarono lente le ore fino ad arrivare a quel momento tragico del suono della sveglia.

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