Di: Lucia Cavallo
scrittrice psicoterapeuta
Quando
i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa
riempiendo la spaccatura con dell’oro, donandogli un aspetto nuovo
attraverso le preziose cicatrici. Ogni pezzo riparato è unico ed
irripetibile proprio grazie alle sue "ferite" e alle
irregolarità delle decorazioni che si formano. L’oggetto quindi
diventa ancora più pregiato grazie alle sue cicatrici, perché loro
credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia,
diventa più bello, ancora più prezioso sia esteticamente che
interiormente.
Questa tecnica è chiamata “Kintsugi.”
Le crepe quindi non vengono cancellate o nascoste, ma evidenziate, per renderle più preziose.
La differenza con la nostra cultura è questa, si tende a nascondere, a occultare le rotture invece di esaltarne la nuova forma. Quando la rottura viene vissuta solo con un'accezione negativa, ne derivano inevitabilmente sentimenti di dolore, vergogna e senso di colpa, ci si ostina a non darsi la possibilità di trovare un aspetto positivo che permetta di trovare nuove risorse.
La psicoterapia spesso segue la tecnica del Kintsugi aiutando le persone che hanno una crepa nella loro vita, bloccate in una crisi personale in cui vedono solo i frammenti di sé, a ricomporsi nuovamente, arricchendosi, per diventare ancora più preziose, più forti di prima e con evidenti risorse che prima non venivano notate.
Se si continua a nascondere la sofferenza senza tollerarla ci si nega l’opportunità di crescere e di scoprirsi. Grazie alla crisi ci si può reinventare e trovare energie creative per ricostruire la propria esistenza. Le cicatrici restano, ma possono diventare perle uniche.
" Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, entra nell'ostrica. Per difendersi e curarsi il mollusco inizia a rilasciare strati successivi di madreperla che rivestono il corpo estraneo fino a diventare nel tempo una splendida perla, unica e irripetibile."
Anche dal dolore e dai momenti negativi possono nascere risorse e crearsi nuove opportunità per vivere una vita ancora più preziosa.
Questa tecnica è chiamata “Kintsugi.”
Le crepe quindi non vengono cancellate o nascoste, ma evidenziate, per renderle più preziose.
La differenza con la nostra cultura è questa, si tende a nascondere, a occultare le rotture invece di esaltarne la nuova forma. Quando la rottura viene vissuta solo con un'accezione negativa, ne derivano inevitabilmente sentimenti di dolore, vergogna e senso di colpa, ci si ostina a non darsi la possibilità di trovare un aspetto positivo che permetta di trovare nuove risorse.
La psicoterapia spesso segue la tecnica del Kintsugi aiutando le persone che hanno una crepa nella loro vita, bloccate in una crisi personale in cui vedono solo i frammenti di sé, a ricomporsi nuovamente, arricchendosi, per diventare ancora più preziose, più forti di prima e con evidenti risorse che prima non venivano notate.
Se si continua a nascondere la sofferenza senza tollerarla ci si nega l’opportunità di crescere e di scoprirsi. Grazie alla crisi ci si può reinventare e trovare energie creative per ricostruire la propria esistenza. Le cicatrici restano, ma possono diventare perle uniche.
" Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, entra nell'ostrica. Per difendersi e curarsi il mollusco inizia a rilasciare strati successivi di madreperla che rivestono il corpo estraneo fino a diventare nel tempo una splendida perla, unica e irripetibile."
Anche dal dolore e dai momenti negativi possono nascere risorse e crearsi nuove opportunità per vivere una vita ancora più preziosa.
Molto bello questo articolo ....e interessante.
RispondiEliminaGrazie Vio Agachi... ti auguro una vita con tante "cicatrici d'oro" ciao e mille sorrisi
EliminaInteressantissimo post, davvero. Grazie
RispondiEliminasinforosa
Grazie per il tuo gradito commento gentilissima sinforosa...
Eliminasii felice, immensamente felice