L’uomo nudo e ignudo nacque, rinacque e “vivve” prima durante e dopo la morte con un solo scopo,la semplice felicità. Nell’infinito morì e fu sepolto nelle tenebre più nere del firmamento, dove tutti firmarono. Alt! Non è il momento di andare avanti con questo tormento, sono proprio contento ed esausto di poter scrivere una storia affascinante sulla natura snaturata umana e immane. L’uomo che visse mille volte disse, colpo di mille balene, che centrano le balene in questa storia? Al momento proprio non l’ho so’ ma sicuramente qualcosa centreranno. Tolgo l’incomodo e vado avanti disse l’uomo scomodo, nascosto dietro un comodino, il poveretto pensava di accomodarsi ma purtroppo ci fu’ un intoppo e dovette scappare come uno schioppo, si fermò infatti ad un tiro di schioppo, mentre tutti “schioppavano” a ridere. Che dire del terzo uomo? C’era un secondo che lo inseguiva da un secondo prima, prima della partenza certo, la partenza da Quarto, per raggiungere quinto? Questo non l’ho ricordo bene ma cercava la felicità. L’uomo e la felicità, l’uomo umano,dal momento immondo che cadde su questo mondo, cerca e ricerca la felicità, la cerca in lungo e in largo, in corto e in stretto, fa’ uso e abuso anche dei cani, cani da caccia al tesoro si intende, essendo la felicità un tesoro. Cercò invano un amico senza trovarlo, perché pensò chi trova un amico trova un tesoro, quindi la felicità. Tesoro mio disse una donna, la felicità non esiste o non resiste questo è il dilemma, esiste o resiste? Orsù pensiamo ora a vivere bene disse l’uomo benestante ripetendolo ad ogni istante, rimanendo sempre distante dal problema più importante, quello antistante. Antistante al retrostante che vive solo un istante. E’ proprio in quell’istante di eternità che si trova la semplice felicità.
Cinque minuti di pura follia.
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